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La Storia

Il nostro istituto è dedicato a Monsignor Agostino Saba. Arcivescovo e illustre studioso che aveva ricostruito la storia cristiana dell'isola, spaziando anche nella storia religiosa italiana ed europea, soprattutto nelle sue opere monumentali degli anni 1938-1943, che sono la Storia dei Papi e la Storia della Chiesa. Agostino Saba era il successore di Arcangelo Mazzotti, che aveva guidato la diocesi turritana per trent'anni, e il predecessore di Paolo Carta, che guidò poi la diocesi per vent'anni. Monsignor Saba era nato a Serdiana nella Diocesi di Cagliari l'11 novembre 1888 e fu ordinato sacerdote il 10 agosto 1914. La sua vocazione apostolica fu alimentata da una irresistibile passione per la storia del cristianesimo. Ottenuta la laurea in Lettere e in Teologia a Roma, intraprese l'insegnamento nelle scuole e nel 1924 fondò ad Iglesias il liceo scientifico. Pubblicò in quel tempo i suoi primi studi sulle tradizioni popolari e sulla storia religiosa della Sardegna, e poi, affascinato dalla storia monastica della sua terra, trascorse alcuni anni nell'Abbazia Benedettina di Montecassino, dando alla luce i frutti delle sue ricerche nel 1927 nel libro Montecassino e la Sardegna Medioevale. Il 16 marzo 1961 fu nominato dal Papa Giovanni XXIII arcivescovo di Sassari. L'Italia festeggiava in quel tempo il centenario della sua unità e il mondo esultava di stupore il 12 aprile per il volo nello spazio di Yuri Gagarin. L'ingresso di mons. Saba a Sassari fu solenne e familiare: la città, sede della più antica Università della Sardegna, lo aveva accolto con simpatia la domenica 21 maggio. La domenica successiva 28 maggio la popolazione poteva ascoltare la sua parola alla Festa del Voto nel Santuario della Madonna delle Grazie e il giovedì 1º giugno alla Festa del "Corpus Domini" in Piazza d'Italia. Diede quindi inizio al suo pellegrinaggio pastorale con fermezza pastorale e facendosi apprezzare per la profondità della sua cultura e della sua spiritualità. Nel mese di novembre cominciò a diffondersi tra la gente la notizia che l'arcivescovo soffriva di una seria malattia e lui partì per Milano nella speranza di tornare in Sardegna ristabilito nelle sue energie. Il Natale nella Chiesa Cattedrale fu celebrato in un clima di profonda tristezza così come il Te Deum il 31 dicembre 1961. Al ritorno dell'arcivescovo nel mese di gennaio la gente pregava per la sua guarigione fino a quando fu invitata a pregare per la sua morte, che avvenne nel pomeriggio del venerdì 19 gennaio 1962. Tutti hanno riconosciuto in lui il grande uomo di cultura e il buon pastore inviato da Dio a guidare il suo popolo. Le sue spoglie mortali riposano nella chiesa parrocchiale del suo paese natale di Serdiana, dove lo ha raggiunto trentaquattro anni dopo il suo concittadino mons. Paolo Carta. Nella chiesa cattedrale di Sassari rimane il suo "pastorale", simbolo dell'amore del vescovo per la sua Chiesa.

La Storia della scuola

La nostra Istituzione Scolastica è stata costituita grazie ad un apposito decreto degli organi competenti in materia. Di seguito alcuni momenti importanti, rappresentati tramite timeline, delle nostre attività più recenti.